mercoledì 30 aprile 2008

PARENTESI


Venerdì voleremo a Lecce, nel Salento.
Ci rimarremo per una quindicina di giorni.
Ero indecisa se portare con me il pc, poi mi sono detta...perchè no?
Potrei mostrare aspetti della mia terra a chi ancora non la conosce.
Potrei far rivedere luoghi cari a persone che ne avranno nostalgia.
Potrei creare una parentesi, in questo blog, dedicata al Salento...
Ai sapori, gli odori, i colori che vivrò in questi giorni.
So benissimo che non ci vuole poi molto a digitare s a l e n t o su google, ma non credo che la rotta di navigazione sarebbe la stessa, no?
Sarebbe come andare con il pilota automatico e a noi non piace molto.
A noi che non amiamo troppo neanche il tom tom...e rimaniamo fedeli alla cara cartina.
Spero che il viaggio sia bello, per chi legge come per chi lo scriverà e...magari riusciremo anche a perderci, scoprendo qualcosa in più, una nuova meraviglia.

martedì 29 aprile 2008

RISOTTO ALLA FRAGOLE

Sono passati un po' di giorni...
Giorni pieni di amici, sole, vino e buon cibo.
Giorni in cui il pc ha dormito sonni tranquilli.
Ma oggi si ritorna in pista!
E alla grande.
Finalmente ecco il risotto alle fragole.
Questo piatto va ad aggiungersi alla lista degli ospiti di questo blog.
E' stato cucinato da Valè e come al solito, mangiato subito e tutto.
Dubbi?

Riso per risotti 2 bicchieri di plastica.
Mezza cipolla
Burro 50 g.
Brodo vegetale (anche preparato con il dado) q.b.
Un bicchiere di vino rosso vivace (anche bianco)
Un cestino di fragole da 250 g.

Pulite e lavate le fragole.
tagliatele a fettine molto sottili, lasciandone da parte 4 intere per la decorazione.
Sbucciate la cipolla e tritatela finemente.
Fatela rosolare a fuoco basso con il burro, aggiungendo un pochino di acqua se serve.
Buttate il riso nel soffritto, fatelo tostare mescolando alcuni minuti.
Poi tiratelo con il vino e fatelo evaporare.
Bagnate con un mestolo di brodo e fate cuocere mescolando.
Quando il brodo sarà assorbito aggiungete le fragole e continuate la cottura aggiungendo il brodo un mestolo alla volta.
A cottura ultimata, mescolate e lasciate riposare qualche minuto.
Versatelo nei piatti e decorate con le fragole tenute da parte.

mercoledì 23 aprile 2008

TORTA DI AMARETTI E CIOCCOLATO CON PERE


Oggi è stato l'onomastico della mia piccola Giorgia.

I festeggiamenti sono iniziati alle 0.00 e sono finiti solo pochissimi minuti fa...

Ho provato una nuova ricetta, un dolce forse invernale dati gli ingredienti ricchi, di certo buono!
800 g di pere williams
200g di amaretti secchi
200g di burro
5 uova
150 g di cioccolato fondente
150g di zucchero
120 di farina
3 cucchiaini di rum
1 lievito
Tritare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria.
Sciogliere il burro a fiamma bassissima.
Imburrare e infarinare la tortiera.
Pestare finemente gli amaretti.
Sbattere i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungere il cioccolato, poi il burro e gli amaretti.
Unire il rum e la farina con il livito.
Montare gli albumi a neve ben ferma e quindi aggiungerli all'impasto.
Sistemare il tutto nella tortiera.
Tagliare le pere a spicchi e disporli a raggiera.
Infornare a forno già caldo (180 gradi) per 50 minuti circa.

lunedì 21 aprile 2008

MAR NERO


Ancora un dolce.

Ancora un' ospite.

Questo però l'ho mangiato...sublime!

Ecco la ricetta...un po' sui generis per le dosi!


185 g burro
2 uova
mezza mug di cacao
1 mug e tre quarti di farina
1 cucchiaino di bicarbonato
1 bustina di lievito
mezza mug di latte caldo
Forno a 180 per 50 minuti.
MUG is a sturdily built type of cup often used for drinking hot beverages

domenica 20 aprile 2008

SFOGLIE LETTERARIE


Allora cosa cerchi?
Non lo so.
Forse niente, forse tutto.
Magari adesso, più che cercare, voglio vivere quello che mi capita, quello che la vita mi dà.
Amo giocare.
Essere libera.
Faccio un lavoro che mi piace e che mi sono trovata da sola.
Sono felice e fiera di me anche quando faccio la spesa e spingo il carrello.
Se mi va la sera esco, altrimenti me ne sto a casa a leggere o a guardarmi un film o a cucinare qualcosa di buono per me, o per gli amici.
A volte mangio a tavola e apparecchio, oppure mi siedo per terra con la schiena appoggiata al divano.
Mi apro una bottiglia di vino anche se sono da sola.
Non devo discutere.
Sono indipendente.
E difenderei questa posizione fino alla morte.
Eppure anche io ho bisogno di un abbraccio, di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo.
Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola.


da "Il giorno in più" di Fabio Volo

venerdì 18 aprile 2008

DANUBIO

Allora.

Questo è un dolce che non ho fatto io...il mio è in fase di lavorazione proprio adesso.

Questa meraviglia l'ha fatta Cherrylips ed io la ospito volentieri!

Ed ecco la sorpresa....

Un cuore nutelloso!!!!!!!

A voi la ricetta e la voglia!

550 farina

250g latte;

50g olio (meglio se di semi di girasole);

30g zucchero;

10g sale;

1 uovo;

Un lievito birra.

Mescolare farina, olio, zucchero, uovo e lievito sciolto nel latte tiepido;

impastare molto bene, aggiungere il sale e continuare ad impastare(io il sale l'ho messo all'inizio con tutto).

Lasciare lievitare 1 ora.

Formare delle palline, farcirle con nutella, elasciarle lievitare un'altra ora.

Imburrare e infarinare la teglia, disporre le palline una attaccata all'altra, spennellarle con il rosso d'uovo;

mettere in forno a 180 gradi per 30 minuti.


giovedì 17 aprile 2008

CROSTATA SALATA

Ieri sera ho provato una ricetta nuova.
Il risultato è stato buono e mangiato d'un fiato.
Vi passo il tutto così come scritto.

250 farina
3 cucchiai di olio
sale e acqua

250 ricotta
3 zucchine medie
2 cipolle bianche
rosmarino

Imbiondire le cipolle in un poco d'olio.
Tagliare le zucchine a rondelle e unirle alla cipolla.
Lasciare stufare il tutto fino a completa cottura.
Scolare la ricotta, lavorarla con olio e sale(io ho usato il pepe nero)
ed aggiungerla alle zucchine.
Accendere il forno a 200 gradi.
In una ciotola versare la farina, i cucchiai di olio, il sale e lavorare il tutto.
Aggiungere piano piano l'acqua fino ad ottenere un composto stendibile col mattarello.
Sistemare tutto come se fosse una crostata.
Lasciare in forno per circa 30 minuti.

martedì 15 aprile 2008

ELECTION DAY parte seconda


C'è chi perde tempo, chi perde l'autobus, chi perde la memoria,
i capelli, le chiavi e chi perde le elezioni.
Io poi sono andata a votare.
Il solletico della coscienza.
Non la paura che a prevalere fosse la destra.
Il mio voto sarebbe stato inutile da quel punto di vista,
disperso come era nei tanti colori dell'arcobaleno.
Ora le parole possono essere tante, dalla voce dei grandi che hanno vinto
o che spiegano una sconfitta a quella della gente comune che si rammarica o esulta...
io ascolto, osservo, aspetto.
Aspetto di vedere domani che tempo farà, tenendo con me sempre un ombrello,
che non si sa mai.
Aspetto e cerco di trovare un posto per me.
Io politicamente parlando non esisto.
E non solo in parlamento.
Ho sentito dire che bisogna tornare nelle strade a raccogliere la gente della sinistra vera,
quella forse un po' delusa, ma che non si arrende mai.
Allora aspetterò con l'ombrello in mano e la finestra aperta sulla strada.
Ed avrò sempre il piede pronto ad andare...
Chè come dice il Che :"Non possiamo predire il futuro, ma non dobbiamo mai cedere alla tentazione zoppicante di essere i portabandiera di un popolo che aspira alla sua
libertà, ma rifugge dalla lotta che questa comporta e l'aspetta come un briciolo di vittoria".

lunedì 14 aprile 2008

STOP ALL'IGNORANZA


Io non lo so.
Non so se un pomeriggio di domenica al lago, con un sole rubato al temporale,
in un paesaggio quasi surreale, possa essere rovinato da una sensazione.
A dire il vero si tratta di una sensazione forte e pungente,
una sensazione che mi viene dall'esterno,
ma che mi tocca sul vivo e non mi da pace
innescando una reazione a catena di pensieri, sentimenti e malumori.
I bambini e l'asilo nido, questo è l'argomento della chiacchierata.
La domanda da presentare, l'eventuale graduatoria d'ammissione, la retta conseguente...
Ma ancora prima, è giusto staccare il bimbo dalla madre,
lasciarlo ad estranei per una mezza giornata buona?
Insomma un argomento come un altro, che mi riguarda da vicino
e riguarda da vicino anche i miei compagni di gita, genitori di bimbi molto piccoli.
Salta in ballo la possibilità di un nido privato.
Certo, chi ha bisogno di lasciare il bambino per lavorare e non viene ammesso al comunale, naturalmente si rivolge ad un asilo privato...
No.
Il motivo non è questo.
Nell'asilo privato in questione, gestito da suore...ma guarda un po'...,
non c'è la presenza di bimbi extracomunitari.
Uso questo termine, che chi mi conosce non credo abbia mai sentito pronunciato da me,
perchè è il primo gradino dell'esclation di spine di questa domenica.
Alla mia volutamente innocente, ma falsamente ingenua domanda :"E come mai? per la retta?" le mie braccia hanno cominciato a scendere piano piano sempre più giù...
No, la retta è pari se non più bassa del nido comunale, è che proprio non vengono accettati.
Devo aver anche fatto una faccia strana, oltre al movimento delle braccia,
perchè le giustificazioni sono subito arrivate...
"Sai....è meglio...del resto portano tante malattie!"
E che stiamo parlando dei piccioni che infestano la città?
Sono rimasta muta, non sapendo davvero cosa dire.
Nella mia testa le parole galleggiavano insieme a parolacce e grida insulse.
Meglio che la mia bocca non si sia aperta in quel momento.
Del resto dovevo anche tenere a bada l'irrefrenabile voglia di scappare
e di non sentire le altre motivazioni, che erano scattate...
quelle più generali, quelle che in fondo ho sempre sentito...
sono tutti delinquenti, non hanno maniere, potevano stare a casa loro e via dicendo.
Ma quella della malattia proprio mi mancava....
Comunque se mia figlia andrà al nido comunale sarò ben contenta che abbia come compagni gli altri bambini che abitano il paese, siano chiari o di pelle scura, siano italiani da solo una generazione o si sentano fermamente ancora della propria nazionalità...
del resto tutti loro avranno a che fare con Giorgia, con suo padre e con me...
e noi siamo salentini.

giovedì 10 aprile 2008

NOTTE INSONNE


Vi è mai capitato di alzarvi in piena notte...il freddo tiepido del parquet sotto i piedi,
poi quello gelato del pavimento...quando tutto è silenzioso e buio,
pieno di sonno.
Vi è mai capitato di alzarvi in piena notte e di voler leggere un libro,
ma di non trovare quello giusto da aprire...
di non aver fame per ingannare le ore con un biscotto...
di non avere voglia di televisione.
Vi è mai capitato di alzarvi in piena notte e di guardare fuori dalla finestra...
la fronte dul vetro e la paura di vedere che qualcuno scavalca la tua siepe...
di scrivere con la mente lettere che non si spediranno mai,
ma che sono sempre le più vere.
Vi è mai capitato di alzarvi in piena notte e fare tutto ciò con la mente...
senza spostarvi dal vostro letto?

mercoledì 9 aprile 2008

POLLO AL VINO


Questo piatto è velocissimo e di sapore assicurato.
Ieri a casa mia è stato servito sia a pranzo che a cena.
Si tagliano i petti di pollo a piccoli pezzi, si passano nella farina e si metono a cuocer in poco olio insaporito d'aglio...si conclude spolverando di sale e tirando di vino bianco!

martedì 8 aprile 2008

PAN DI STELLE

Queste sono stelline di pane ripiene di ricotta e spinaci.
Le ho fatte per Giorgia, ma in realtà lei le ha solo assaggiate...
Romano ha ripulito tutto.
Ma sono semplici semplici e di sicuro si rifaranno.
Vi lascio la ricetta per la pasta, che l'impasto si fa da sè e pure il ripieno!
Queste stelline le dedichiamo a Eva e alle sue giornate uggiose passate in casa ai fornelli!

400 di farina
1 uovo
1 bicchiere di carta di olio
1 bicchiere di carta di acqua
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale
1 lievito di birra

venerdì 4 aprile 2008

PANPEPATO

Ieri siamo stati a Ferrara.
Questo mi sembrava da condividere...
La ricetta ve la giro così come era scritta.






Poteva essere magari più leggibile, ma preferivo fornire i particolari del dolce!




Merita vero?

Indiscutibilmente divino.

SEDANINI VALERIANI


Oggi è stata una giornata davvero lunga ed intensa.
Giorgia ed io abbiamo accompagnato a lavorare il nostro uomo e siamo rimaste in città.
Abbiamo trascorso tutto il pomeriggio in uno dei parchi più belli di Bologna.
Tutto il divertimento ci ha fatto scordare anche l'ora della merenda...
e così siamo arrivate a cena affamate!
Per fortuna abbiamo chi ci ospita e sfama anche fuori casa.
E' nata allora questa pasta veloce e gustosa.
Non l'ho cucinata io e così lascio la parola all'autrice nello spazio commenti.
Aggiungo solo che pensavamo d'aver calato troppa pasta per sole quattro persone ed invece...



giovedì 3 aprile 2008

QUATTRO ANNI


Avrei voluto dedicarti una canzone con le parole della televisione
tutti quei fiori e quei discorsi complicati
che al cine fanno nei locali raffinati.
Ma mi sembra di commettere un reato
perché per dirti che sono innamorato
perché per dirti cosa penso in fondo al cuore
non c'è motivo che mi finga un grande attore.
Per dirti t'amo, amo te,
bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
Non voglio chiuderti in nessun mondo fatato
e non ho voglia di tornare nel passato
io so, potremmo avere il mondo nelle mani
se siamo forti e fiduciosi nel domani.
Avremo un posto dove andare a lavorare
e avremo figli da allevare e da curare
e tanto amore tanta gente come noi
e avremo un mondo, un mondo nuovo intorno a noi.
Per dirti t'amo, amo te,
bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
La vera vita non si alleva in una serra,
chiedo il tuo amore, che è nutrito dalla terra,
perché è cresciuto con la pioggia e con il sole
e sa capire anche queste mie parole.
Per dirti t'amo, amo te,
bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale

martedì 1 aprile 2008

RISO VENERE

La storia di questo riso è lunga.
Mi è arrivato per Natale da una cara amica ed è stato in dispensa fino a sabato scorso.
Un angolino della mia mente però lavorava su di lui, pensando a come e quando cucinarlo.
Era la prima volta che mi capitava per le mani e volevo provare qualcosa di buono, che non fosse però molto esotico tanto da non piacere a tutti i commensali...
Visto il colore nero e brillante, che la foto non rende, mi piaceva l'idea di vederci dentro un verde o un rosso...mmmm...le fragole!
Ma poi questo pensiero è sfumato, anche se la prossima volta oserò.
Così è nato un risotto "normale", mari e monti forse...comunque buono.
La ricetta non prevede quantità perchè mi sono regolata a occhio e seguendo il gusto di chi avrebbe assaggiato, mangiato e ripetuto la portata...così fate voi!

Ho cucinato i funghi sminuzzati in padella, con olio,sale, cipolla tritata e uno spicchio d'aglio, che ho subito tolto.
A metà cottura ho aggiunto mezzo bicchiere di vino bianco e del prezzemolo.
Prima che fosse ultimata la cottura ho agiunto anche i gamberi, ho regolato di sale ed ho lasciato tutto a fuoco basso e con coperchio.
Il riso l'ho lessato a parte e l'ho aggiunto al tutto, mantecando.