lunedì 16 febbraio 2009

IL GIORNO PRIMA DELLA FELICITA'

L'ultimo di Erri De Luca.
Il ritratto di una Napoli vista da un bambino tenuto per mano da racconti di guerra, Argentina, pensieri che rimbalzano e si fanno sentire da chi è accanto...
Il filo conduttore è piacevole...
Alcune sue frasi fanno tutto il libro.
Vi passo alcune pagine... e ve lo consiglio.

"I pensieri sono come gli starnuti, scappano fuori all'improvviso e io li sento..."Perciò sapeva i fatti di tutti quanti, perciò teneva una tristezza pronta al peggio e un mezzo sorriso per buttarla via. Ai lati degli occhi si aprivano le rughe e da lì scolava la malinconia.

"Quello che ti butti a fare in quelle ore è un poco tuo, il resto è di quel corpo che si chiama popolo...[....]E' una cosa che somiglia alla musica. Ognuno suona uno strumento e quello che ne viene fuori non è la somma dei suonatori, ma è la musica, una corrente che si muove a onde, scortica il mare...[....]Non te la so spiegare la rivolta. Se ti troverai dentro una, la farai e non somiglierà a questa che racconto. Eppure sarà uguale, perchè sono sorelle tutte le rivolte di popolo contro le forze armate".

"Bello il grido di "mare, mare" dei Greci alla fine della ritirata, bello il gesto di Senofonte di scriverlo per non farlo smettere.Bello anche il racconto di Plinio sul Vesuvio esploso...[....] Entrava luce in testa come ne entrava in aula. Fuori era un giorno lucente, uno di maggio finito nel mazzo di dicembre".




sabato 14 febbraio 2009

CROSTATA DA COLOGNE...BS

Questa crostata è opera di Cherrylips.
Sarà lei stessa a dare ricetta e consigli nello spazio commenti...speriamo presto! slurp...

IL GIOCO DELL'ANGELO

Il secondo manoscritto dell'autore de "L'ombra del vento".
E' una storia strana...tanto assurda da poter sembrare vera e raccontata tanto bene da far venire i brividi...soprattutto se letta a notte fonda.
Un intreccio di vite in una Barcellona, che chi ha visto almeno una volta, riconoscerà sicuramente nei vicoli, nei tramonti...nei lampioni accesi delle strade buie.
Ve lo consiglio! :)

domenica 8 febbraio 2009

GNOCCHI DALLA REPUBBLICA CECA

Ieri sera cenetta da un'amica...

Mi ha promesso che scriverà lei nei commenti il nome del piatto e la sua ricetta.

Intanto io dico che erano OTTIMI, compreso il ragù degno di una bolognese d.o.c.

Vai Evita!

martedì 27 gennaio 2009

ALLE PRESE CON UNA VERDE MILONGA

C´era fra noi un gioco d´azzardo
ma niente ormai nel lungo sguardo spiega qualcosa,
forse soltano certe parole sembrano pianto,
sono salate,
sono di mare chissà,
tra noi, si trattava d´amore…
Ma non parlo di te,
io parlo d´altro il gioco era mio, lucido e scaltro…
Io parlo di me, di me che ho goduto di me che ho amato e che ho perduto…
E trovo niente da dire o da fare…
Però tra noi si trattava d´amore…
C´era fra noi un gioco d´azzardo, gioco di vita, duro e bugiardo…
Perchè volersi e desiderarsi facendo finta di essere persi…
Adesso è tardi e dico soltanto che si trattava d´amore, e non sai quanto…

Qui,
tutto il meglio è già qui,
non ci sono parole per spiegare ed intuire e capire, Madeleine, e se mai ricordare…
tanto, io capisco soltanto il tatto delle tue mani e la canzone perduta e ritrovata come un’altra, un’altra vita…
Allons, Madeleine,
certi gatti o certi uomini,
svanti in una nebbia o in una tappezzeria,
addio addio, mai più ritorneranno, si sa, col tempo e il vento tutto vola via,
tais-toi, tais-toi, tais-toi…
Ma qualche volta è così che qualcuno è tornato sotto certe carezze… …
e poi la strada inghiotte subito gli amanti, per piazze e ponti ciascuno se ne va,
e se vuoi, laggiù li vedi ancora danzanti che più che gente sembrano foulards…
Ma tutto il meglio è già qui, non ci sono parole…




Farà piacere un bel mazzo di rose e anche il rumore che fa il cellophane
ma un birra fa gola di più in questo giorno appiccicoso di caucciù.
Sono seduto in cima a un paracarro e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'è un silenzio
che descriverti non saprei.
Oh, quanta strada nei miei sandali quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -- e vai al cine, vacci tu. -
è tutto un complesso di cose che fa si che io mi fermi qui
le donne a volte si sono scontrose o forse han voglia di far la pipì.
E tramonta questo giorno in arancione e si gonfia di ricordi che non sai mi piace restar qui
sullo stradone impolverato, se tu vuoi andare, vai...
e vai che io sto qui e aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandalida quella curva spunterà quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano
C'è un po' di vento, abbaia la campagna e c'è una luna in fondo al blu...
Tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano e tu mi fai - dobbiamo andare al cine --
e vai al cine, vacci tu! -







lunedì 19 gennaio 2009

SFOGLIE...O.BIGNE'...

A dire il vero, bisogna che io dica che ho ripreso a leggere grazie a queste 62 pagine trovate in un 99 centesimi di Lecce...
Sarà perchè era corto e poco impegnativo impegnativo, sarà perchè Parigi mi aspetta...insomma l'ho preso e poi uno scritto è sempre uno scritto e a quel prezzo poi la curiosità te la puoi davvero levare!
Insomma...io l'ho letto.
Semplice, spensierato, scritto da un'adolescente...senza grosse pretese...ma scorrevole.
Non so nulla dell'autrice, magari vi rimando qui http://inauto.bol.it/libri/scheda/ea978884770248.html
Ma se vi capita tra le mani...segnatevi qualche posto da vivere a Parigi!

martedì 13 gennaio 2009

SFOGLIE LETTERARIE

Per tanti e diversi motivi i libri sono stati, in questi ultimi tempi, un po' allontanati dal mio comodino, dalla mia scrivania...ma stranamente qualcuno è rimasto nella mia borsa.
Così stanotte ho finito di leggere quello che ha resistito maggiormente agli spostamenti in treno, alla pioggia di questi giorni di festa, alla mia noncuranza e mancato rispetto nel comprare nel frattempo altri suoi colleghi, sistemati puntualmente vicino al letto.
Scrivo qualche passo dello stesso autore...
Uno appartenente alle pagine iniziali e uno a quelle finali...
Chè in mezzo c'è un viaggio...ed i viaggi, secondo me, non si raccontano, ma si vivono o al massimo si immaginano...

"Bene, bambino mio. Questo libro devi leggerlo da solo, ma prima di dartelo voglio che tu mi prometta due cose".
"Quello che vuoi, nonno".
"Questo libro sarà un invito per un grande viaggio. Promettimi che lo farai".
"Te lo prometto. Ma dove andrò, nonno?"
"Forse da nessuna parte, ma ti assicuro che ne vale la pena".
"E la seconda promessa?"
"Che un giorno andrai a Marthos".
"Marthos? Dov'è Marthos?"
"Qui", disse battendosi sul petto con la mano....


Dalla casa uscì una vecchia vestita rigorosamente a lutto. Aveva i capelli argentati raccolti in una crocchia e mi fissò con espressione affettuosa. Allora, dopo essersi schiarito la voce, don Angel disse la più bella poesia che mi abbia offerto la vita, e io capii che finalmente si era chiuso il cerchio perchè mi trovavo al punto di partenza del viaggio iniziato da mio nonno.
Don Angel disse: "Donna, porta il vino, che è arrivato un parente d'America".