
Stamattina esco da casa alle 6.50.
Metto il mio piumino, prendo la mia borsa, tiro fuori la mia torcia e inizio l'avventura.
La salvezza si trova a circa 200 metri da me, ma il percorso è pieno di pericoli.
Arrivare alla fermata dell'autobus percorrendo la San Vitale non è cosa da poco,se tieni alla pelle. L'illuminazione è inesistente, solo i fari delle macchine e dei tir e della mia lampadina tascabile, ovvio.Mi concentro su dove metto i piedi: non vorrei ritrovarmi dentro ad un fosso...Ma a pensarci bene neanche abbracciata ad un parafango, così cerco il giusto mezzo giocando con la suola delle scrpette da ginnastica e l'erba bagnata della notte.
Arriva un camion, lo vedo da lontano e lo sento da molto vicino: ho in piena faccia lo spostamento d'aria e dietro le spalle il rombo del suo passaggio...andato!
Arrivo alla fermata.
L'autobus non è in orario, mi tocca aspettare ancora al buio e sul ciglio della strada, ma ho compagnia: una madre con bimbo piccolo in braccio attendono con me, non oso chiedermi da quale oscura viuzza siano sbucati e quale sia stato il loro cammino.
Penso però che siamo fortunati ad avere una piccola luce in tre.
Molte macchine ci evitano, infatti.
Finalmente arriva l'autobus.
Sembra aver visto i miei segnali luminosi...rallenta, si ferma, saliamo.
Ci è andata bene!
Oggi in fondo non c'era neanche la nebbia.
4 commenti:
strano..e dire che io vado matta per quei fossi bui, pieni di ranocchi o altre orrende bestioline simili.... :)
cmq..mi piace questo "nostro appuntamento" quotidiano..quasi quasi lo aspetto!!!
bax
V.
Possibile??? Ma in quale parte del mondo siamo??? Pazzesco!!!
Ho poi parlato con il sindaco a proposito di questo problema.
La risposta era quella che mi aspettavo...la strada in questione è provinciale e tocca alla provincia pensarci.
Il comune si impegnerà a portare la richiesta all'attenzione dell'ente preposto.
anonimo...ti conosco? :)
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