venerdì 14 marzo 2008

CHIARA


Non l'ho mai incontrata personalmente, ma ho letto molto scritto da lei.
Ho conosciuto invece persone a lei vicine, persone che hanno deciso di abbracciare quel Gesù abbandonato ogni attimo della propria vita, costi quel che costi.
Mi hanno aperto la porta della loro casa in Africa, con un sorriso e un sorso di acqua pulita.
L'hanno aperta a me e ai tanti che vi bussavano.
Sono persone che ora si sentiranno un po' più sole, ma che sapranno certamente accettare la naturale assenza di Chiara come uno dei tanti disegni di Dio.
Persone che, allenate dalla quotidianità, sapranno amare anche la sua morte.
A tutti i miei amici che hanno amato Chiara, che sono in Italia come sparsi per il mondo,vorrei far sentire il mio abbraccio sincero, stretta che va al di là di ogni credo religioso e si fissa sull'immagine di Chiara, donna coraggiosa e certamente unica.
Sì, Gesù,
fammi parlare sempre
come se fosse l'ultima
parola che dico.
Fammi agire sempre
come fosse l'ultima
azione che faccio.
Fammi soffrire sempre
come fosse l'ultima
sofferenza che ho ha offrirti.
Fammi pregare sempre
come fosse l'ultima
possibilità,
che ho qui in terra,
di colloquiare con Te.
(Chiara Lubich)

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